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Turismo

LUOGHI DI INTERESSE

Il Friuli Venezia Giulia, un territorio ricco da esplorare e riscoprire

Il nostro territorio soddisfa le esigenze sia degli amanti della montagna che del mare includendo anche luoghi di interesse storico e naturalistico.

Udine

Udine è il "centro storico" di tutta la regione friulana, poiché si trova nel cuore del suo territorio, tra i fiumi Tagliamento e Isonzo, in un'ampia zona pianeggiante. 
Antica sede dei patriarchi di Aquileia dal 1238 al 1420 prima di passare sotto il dominio veneziano, Udine è raggruppata intorno a una collina, circoscritta dal pittoresco vicolo Sottomonte, sulla cui sommità sorge il Castello. 
Sulla piazza si affaccia la Chiesa di S. Maria delle Grazie, rifatta in forme settecentesche da Giorgio Massari e rielaborata nell'Ottocento con l'aggiunta di un pronao neoclassico.
Per via Manin si raggiunge quindi piazza della Libertà, cuore della città antica, su cui si affaccia il Palazzo Comunale o Loggia del Lionello, dal nome dell'artista che lo ha progettato. 
E' un elegante edificio di forme gotico-veneziane, con vasto loggiato al piano terreno e quello superiore impreziosito da bifore e polifore. 
Sul lato opposto, in posizione elevata rispetto alla piazza, il Porticato di S. Giovanni, di epoca rinascimentale, è sormontato dalla Torre dell'Orologio. 
Recentemente restaurato e restituito all'attività museale dopo i danni del terremoto del 1976, il Castello è stato edificato nel 1511 su fortificazioni preesistenti.

Gemona del Friuli

A Gemona natura, arte e tradizioni sono di casa. Fino al 1976, Gemona è stata uno dei centri più vivaci del Friuli; il terremoto l'ha enormemente danneggiata, ma una ricostruzione attenta e tenace ha saputo far rivivere in modo straordinario il fascino del borgo fiorito fra il XIII e il XIV secolo. 
Di antichissima origine, Gemona diventa importante quando il patriarca di Aquileia concede statuti alla comunità. In quel periodo viene ampliato il Castello, ora ridotto a monconi di torri, e costruito lo splendido Palazzo del Comune del 1502. 
L'edificio è verticalmente diviso in due parti e la destra ha evidenti caratteri rinascimentali. 
Nelle vicinanze, Palazzo Pontotti, risalente al XVI secolo, che ha al centro una bifora e una trifora aperta su un balconcino, oltre al settecentesco Palazzo Simonetti. 
Il Duomo romanico-gotico è una delle più belle chiese friulane. La facciata è ornata da un bel portale, da loggia e rosone e da una grande statua di San Cristoforo; la navata destra, crollata, è stata ricostruita.
L'interno è gotico, a tre navate, di cui la mediana, molto alta e di poco più larga delle laterali, conferisce solennità e slancio all'edificio.

Cividale del Friuli

Il centro di Cividale del Friuli è costituito dall'ampia piazza in cui sorge il Duomo, nel sito dell'antico foro romano (Forum Iulii, nome da cui deriva quello della regione Friuli), ricostruito nelle forme attuali da Pietro Lombardo a partire dal 1457. 
Con una facciata assai semplice, presenta un interno a tre navate. Agli altari si trovano tele di Palma il Giovanni, di Pomponio Amalteo, di Caspare Diziani e del Pordenone.
Il Tesoro è ora un Museo e contiene alcuni pezzi di straordinaria importanza, quali l'Ara di Ratchis e il Battistero di Callisto dell'VIII secolo, la Cattedra Marmorea del X secolo, oltre che marmi provenienti da altre chiese, cibori, plutei, reliquiari longobardi, lavori in argento e oro oltre alla spada del patriarca Marquardo. Cividale ospita anche il Museo Cristiano, che accoglie alcune tra le testimonianze più rappresentative della scultura alto medioevale, soprattutto di epoca longobarda.
Vicino al Duomo si trova il Palazzo dei Provveditori Veneti, eretto dal Palladio intorno alla metà del Cinquecento. Nel Palazzo ha sede il Museo Archeologico Nazionale, la più straordinaria raccolta di armi, gioielli e documenti epigrafi della civiltà longobarda. 
Di fronte c'è Palazzo De Nordis. Da piazza del Duomo si può quindi raggiungere il Ponte del Diavolo, edificato nel Quattrocento e rifatto più volte, con bella Prospettiva sul Natisone.

San Daniele del Friuli

Il toponimo San Daniele del Friuli appare dopo il Mille quando è stato costruito il castello e più tardi le mura di cui si conserva qualche tratto (tra cui il Portonat disegnato da Andrea Palladio) e una delle torri. 
In epoca rinascimentale la cittadina prospera come centro culturale e a questo periodo risalgono alcuni palazzi e chiese tra cui S. Antonio Abate, che conserva un ciclo di affreschi cinquecenteschi, capolavoro di Pellegrino da San Daniele.
Tra i palazzi merita una segnalazione quello dei Concina, nel quale è attualmente ospitato il Museo del Territorio; fra l'altro è qui custodita la tela del Pordenone raffigurante la Trinità, precedentemente conservata nel Duomo, dove ora è sostituita da una copia di Domenico Fabris.
Il Duomo, che si affaccia sulla bella piazza centrale, ha una facciata in pietra chiara abbellita da statue opera di Domenico Rossi.
Il campanile, incompiuto, è stato cominciato nel 1531 su disegno di Giovanni da Udine.
Sempre sulla piazza si affacciano il Palazzo del Monte di Pietà, opera del veneziano Matteo Lucchesi, e il Palazzo del Comune, che ora è la sede della Biblioteca Guarneriana (così detta perché nata in seguito a una donazione dell'umanista Guarniero d'Arteg), una delle più antiche del Friuli, che conserva molti incunaboli e preziosi codici miniati.

Venzone

Venzone è l'unica testimonianza in Friuli di città fortificata del Duecento. 
La cinta muraria in origine aveva 16 torri quadrangolari, scale in legno (retrattili) collegate da un cammino di ronda, intorno a un fossato riempito dalle acque del torrente Venzonassa.
La città, proclamata nel 1965 monumento nazionale, distrutta dal terremoto del 1976, è stata ricostruita pietra su pietra.
Il primo nucleo abitato sorse attorno al Duomo in epoca carolingia.
Il primo documento in cui si nomina Venzone è del 1001: l'imperatore Ottone III concede al patriarca di Aquileia l'erbatico del Canal del Ferro, una concessione di grande valore in un'epoca in cui la pianura friulana era coperta di paludi e l'erba assai scarsa.
Nel 1258 Glizoio di Mels inizia la costruzione delle fortificazioni elevando mura alte 8 metri.
Dopo molte vicende nel 1420 la città passò a far parte della Repubblica di Venezia e iniziò il suo periodo di massimo splendore. Da non perdere l'inquietante e misteriosa Cappella di San Michele, in cui sono conservate le famose mummie. La storia delle mummie risale al 1647 anno in cui venne scoperta la famosa mummia detta "del gobbo".

Trieste

Trieste è chiamata “la piccola Vienna sul mare” per il suo passato asburgico. Ne è simbolo la sua bellissima piazza Unità d’Italia affacciata sul mare con il suo Molo Audace e circondata dai suoi magnifici palazzi monumentali che rimandano al suo glorioso passato. Altri simboli di Trieste sono il bellissimo castello di Miramare, il castello di Duino, i suoi famosi caffè letterari che testimoniano la sua storia di porto franco per
l’importazione del caffè fin dal Settecento. Rimane il più importante porto del Mediterraneo dall’anima mitteleuropea e mediterranea grazie ai suoi storici incroci di lingue, popoli e religioni.

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